All’interno del fondo manoscritti del poeta Leopardi due studiosi hanno ritrovato tra le varie carte già conosciute del Poeta di Recanati ben 38 pagine inedite.
Importante ritrovamento alla Biblioteca Nazionale di Napoli. In particolare è stato scoperto un documento che contiene un elenco di 557 annotazioni bibliografiche organizzate per lettera, in un ordine alfabetico approssimativo che il poeta ha compilato tra la fine del 1816 e l’inizio del 1817 a Recanati. L’elenco fu compilato, da un Leopardi allora diciannovenne, nella biblioteca paterna e rappresenta una lista, tratta da riviste e cataloghi di librai, di tutti i libri che avrebbe voluto leggere. Molte annotazioni segnalazioni sono arricchite con commenti personali, a volte in latino.
I due studiosi hanno anche spiegato il particolare significato di questa particolare lista. Al giovane Poeta non “bastava” più la pur ricchissima biblioteca paterna di Recanati piena di antichi testi dove si stava formando. Lui voleva quanto di più recente si stava scrivendo su Omero ed Epicuro, necessitava dell’avanguardia della filologia e cresceva in lui la voglia di maggiore conoscenza. Nel documento si notano infatti testi a lui contemporanei italiani ma anche tedeschi, francesi e olandesi. Un documento dunque importante che testimonia il desiderio di conoscenza del giovane Poeta. Ricordiamo che nella Biblioteca Nazionale di Napoli è disponibile anche un prezioso archivio autografo di Leopardi con gli scritti originali delle sue opere quali la documentazione originale della maggior parte dei Canti (tra gli altri Alla luna, L’Infinito, Ultimo canto di Saffo, A Silvia, Le ricordanze, Il sabato del villaggio, Canto notturno, ecc.), delle Operette morali, dello Zibaldone e di altre opere del Poeta.
Fonte: http://www.vesuviolive.it/